Hiking al rifugio Rosalba, Grignetta (LC)

Il perfetto primo approccio alle Grigne

Il gruppo delle Grigne, famoso tra milanesi e brianzoli per la vicinanza alle grandi città, offre sentieri e arrampicate per ogni livello di preparazione. L’impegno per raggiungere le cime e/o i rifugi non è mai indifferente, ma senz’altro appagante. La catena montuosa si divide essenzialmente in due: Meridionale (Grignetta) la cui cima più alta tocca i 2184 m s.l.m. e Settentrionale (Grignone) che invece raggiunge prepotentemente i 2410 m di altitudine.

Scheda tecnica dell'escursione

PARTENZA: Piani Resinelli
ARRIVO: Rifugio Rosalba 1720 m s.l.m.
SENTIERO: delle Foppe n° 9
DISLIVELLO: 620 m
PERCORSO: 8 km
TEMPO: 3 ore
DIFFICOLTÀ: E / Media

Pronti? Partenza... via!

Raggiungere i Piani Resinelli col navigatore è semplicissimo, basta solo non distogliere gli occhi dalla strada e superare 14 tornanti. I “ritardatari” saranno praticamente costretti a lasciare l’auto nel gratuito piazzale Daniele Chiappa (a Ballabio). Diversamente, si può proseguire lungo via del Ram e tentare di parcheggiare negli esigui posti all’inizio del Sentiero delle Foppe.

Il percorso che sto per trattare è il più semplice per raggiungere il rifugio Rosalba. Avviso immediatamente che in alcuni tratti sarà necessario arrampicarsi con l’aiuto delle mani. Complessivamente l’esperienza è sicura e stimolante, ma potrebbe non essere indicata a chi è poco abituato alla montagna.

GUIDA

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Il Sentiero delle Foppe

La prima metà del Sentiero delle Foppe (n° 9) è una passeggiata. In tutti i sensi. Ci si sposta all’ombra di faggi su un terreno pressoché pianeggiante. Raggiunto il bivio col Sentiero dei Morti – che non vien voglia di imboccare nemmeno passati a miglior vita – si prosegue sui propri passi, scampando il peggio. O almeno questo è ciò che fa comodo credere.

Esattamente a un’ora dalla partenza, si presenta davanti al proprio naso un muro di rocce che non può essere né volato senza ali, né superato senza mani. In realtà non è nulla di impossibile, anzi, la definirei un’esperienza divertente per chi non ha mai fatto arrampicata. Da qui in poi la strada non spianerà mai del tutto, sia chiaro.

Il tratto più impegnativo è fortunatamente intervallato da un’area priva di sporgenze da scavalcare. Fermarsi a fissare i sassi della Grigna per riprendere fiato, giunti a questo punto, potrebbe rivelarsi un’attività particolarmente interessante.

Compiuti gli ultimi sforzi, apparentemente più lunghi delle due ore totali, si apre un panorama mozzafiato a strapiombo sul lago. Non esiste sensazione più appagante del “ce l’ho fatta” in cima al mondo.

Rifugio Rosalba

L’idea di costruire un riparo accogliente sul colle del Pertusio fu proposta dall’alpinista Davide Valsecchi a seguito di una salita integrale della Cresta Segantini, conclusasi frettolosamente con un bivacco d’emergenza. L’originale struttura in legno venne realizzata dall’architetto Giovanni Alfieri nel proprio giardino a Milano. In seguito venne smontata, trasportata a spalla e rimontata in quota. Il rifugio fu inaugurato nel 1906, assumendo il nome della figlia del donatore Valsecchi. L’aspetto odierno in mattoni, gli fu conferito dopo un radicale restauro nel 1983.

Il Rifugio Rosalba è aperto tutti i weekend dell’anno e tutti i giorni da metà Giugno a fine Settembre. Per mangiare non occorre prenotare. La polenta tra le nuvole è sempre qualcosa di irresistibile… e qui la fanno più gustosa che mai!

Come tornare a casa?

Per il ritorno generalmente si percorrere la stessa strada dell’andata, impiegando circa un’ora. Ovviamente bisogna prestare molta attenzione nei passaggi ripidi. Le rocce sono molto meno simpatiche in discesa. Per la variante ad anello, coloro si sentissero sufficientemente preparati, potrebbero intraprendere il Sentiero dei Morti (EE) durante la salita.

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