Cosa significa UNESCO?
Non di rado capita di ritrovarsi di fronte ad un’attrazione di indiscutibile valore e di leggere nella sua descrizione “bene inserito nella lista del patrimonio UNESCO“. La frase suona incredibilmente piacevole e sembra attribuire ancora più importanza al luogo, ma cosa significa esattamente?
“I Governi degli Stati membri della presente Convenzione, in nome dei loro popoli, dichiarano: che, poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere poste le difese della pace.”
“UNESCO” non è altro che l’acronimo di: Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu chiara l’insufficiente efficacia dei soli accordi politici ed economici per perseguire la sicurezza internazionale. Perché, dunque, non ricordare agli uomini di ogni razza, sesso lingua o religione, ciò che di bello ed autentico ogni Paese ha da offrire?
I buoni propositi dell'UNESCO
L’UNESCO – formatosi il 4 Novembre 1946 a Parigi – intende offrire solide basi per mantenere stabili la pace e la prosperità dei popoli, insistendo sulla conoscenza e il rispetto della cultura del prossimo. Attualmente gli Stati membri sono 195. Tra gli obbiettivi dell’organizzazione spiccano:
▸ La salvaguardia dei siti iscritti nel Patrimonio dell’Umanità;
▸ La promozione dell’educazione, per consentire a chiunque di accedere a un’istruzione di qualità come diritto umano fondamentale e come requisito essenziale per lo sviluppo della personalità;
▸ Il perseguimento alla cooperazione scientifica per monitorare/prevenire le catastrofi ambientali e gestire le risorse idriche del pianeta.
Come può diventare un bene Patrimonio dell'Umanità?
Ogni potenziale bene interessante, per venire considerato “Patrimonio dell’Umanità“, deve possedere un valore universale eccezionale e soddisfare almeno uno dei dieci criteri sotto elencati:
- Rappresentare un capolavoro del genio creativo umano.
- Aver esercitato un’influenza considerevole in un dato periodo storico sullo sviluppo delle arti monumentali, dell’architettura o della pianificazione urbana.
- Essere la testimonianza unica o eccezionale di una civiltà scomparsa.
- Offrire un significativo esempio di complesso architettonico o di paesaggio illustrante un periodo della storia umana.
- Costituire un esempio chiaro di insediamento umano rappresentativo di una cultura.
- Essere direttamente o materialmente associato ad avvenimenti ancora vigenti.
- Rappresentare fenomeni naturali di bellezza eccezionale e d’importanza estetica.
- Offrire esempio rappresentativo di grandi epoche storiche.
- Risultare un particolare derivato di processi biologici nell’evoluzione di un ecosistema.
- Contenere gli habitat più significativi per la conservazione della biodiversità.
LIBRO UNESCO
National Geographic ha realizzato un gigantesco libro, con illustrate le meraviglie del mondo, da sfogliare ogni qualvolta si desideri viaggiare dal proprio divano.
Altro interessante manuale, quello riguardante il patrimonio immateriale dell’UNESCO, per tramandare le tradizioni di generazione in generazione.
MANUALE UNESCO
Siti italiani Patrimonio dell'Umanità
L’Italia è la Nazione che detiene il primato dei siti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità, seguita da: Cina, Germania, Spagna e Francia. Entrare a far parte di una lista di beni che – idealmente – appartengono alla popolazione intera globale, fa sì che la conservazione e la difesa di un determinato luogo naturale/culturale diventi una priorità assoluta per tutte le Nazioni esistenti.
UNESCO in Italia
- Su Nuraxi di Barumini (Sardegna) - 1997
- Centro storico di Urbino (Marche) - 1998
- 5 foreste primordiali di faggi in Abruzzo - 2017
UNESCO in Lombardia
- Incisioni rupestri della Val Camonica - 1979
- "Cenacolo" di Leonardo Da Vinci (Milano) - 1980
- Villaggio operaio Crespi d'Adda - 1995
- Sacro Monte del Rosario (Varese) - 2003
- Sacro Monte della Beata Vergine del Soccorso (Ossuccio) - 2003
- Mantova e Sabbioneta - 2008
- Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina - 2008
- Monte San Giorgio - 2010
- 10 siti palafitticoli preistorici - 2011
- Foro romano di Brescia e complesso di Santa Giulia - 2011
- Parco archeologico di Castelseprio - 2011
- Mura venete di Bergamo - 2017
UNESCO in Veneto
- Venezia e la sua laguna - 1987
- Vicenza e le ville* palladiane - 1994
- Orto botanico di Padova - 1997
- Verona - 2000
- Dolomiti - 2009
- 4 siti palafitticoli preistorici - 2011
- Mura venete di Peschiera del Garda - 2017
- Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene - 2019
- La cappella degli Scrovegni e cicli pittorici del Trecento (Padova) - 2021
UNESCO in Toscana
- Centro storico di Firenze - 1982
- Piazza dei Miracoli (Pisa) - 1987
- Centro storico di San Gimignano - 1990
- Centro storico di Siena - 1995
- Centro storico di Pienza - 1996
- Val d'Orcia - 2004
- Ville* e giardini medicei - 2013
- Foresta di Sasso Fratino - 2017
- Montecatini terme - 2021
UNESCO in Sicilia
- Villa romana del Casale (Piazza Armerina) - 1997
- Valle dei templi di Agrigento - 1997
- Isole Eolie - 2000
- Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania - 2002
- Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli - 2002
- Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica - 2005
- Vulcano Etna - 2013
- Palermo arabo-normanna - 2015
- Cattedrali di Cefalù e Monreale - 2015
UNESCO in Campania
- Centro storico di Napoli - 1995
- Reggia di Caserta - 1997
- Pompei, Ercolano e Torre Annunziata - 1997
- Costiera Amalfitana - 1997
- Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni - 1998
- Santa Sofia e museo del Sannio (Benevento) - 2011
UNESCO in Piemonte
- Residenze* sabaude di Torino e dintorni - 1997
- Sacro Monte o Nuova Gerusalemme (Varallo) - 2003
- Sacro Monte di San Francesco (Orta San Giulio) - 2003
- Sacro Monte di Santa Maria Assunta (Serralunga di Crea) - 2003
- Sacro Monte della Beata Vergine di Oropa (Biella) - 2003
- Sacro Monte di Belmonte (Valperga) - 2003
- Sacro Monte della Santissima Trinità (Ghiffa) - 2003
- Sacro Monte Calvario (Domodossola) - 2003
- 2 siti palafitticoli preistorici - 2011
- Langa del Barolo e castello di Grinzane Cavour - 2014
- Colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera - 2014
- Monferrato degli Infernòt, Canelli e l’Asti Spumante - 2014
- Città industriale d'Ivrea - 2018
UNESCO in Lazio
- Centro storico di Roma - 1980
- Villa Adriana (Tivoli) - 1999
- Villa d'Este (Tivoli) - 2001
- Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia - 2004
- Foresta di Monte Raschio - 2017
- Foresta di Monte Cimino - 2017
UNESCO in Emilia Romagna
- Ferrara e delta del Po - 1995
- Monumenti paleocristiani di Ravenna - 1996
- Piazza Grande, cattedrale e torre civica di Modena - 1997
- Foresta di Sasso Fratino - 2017
- Portici di Bologna - 2021
UNESCO in Friuli-Venezia Giulia
- Zona archeologica e basilica patriarcale di Aquileia - 1998
- Dolomiti - 2009
- Cividale del Friuli - 2011
- 1 sito palafitticolo preistorico attorno alle Alpi - 2011
- Fortezza di Palmanova - 2017
UNESCO in Puglia
- Castel del Monte (Andria) - 1996
- Trulli di Alberobello - 1996
- Santuario di San Michele Arcangelo (Monte Sant’Angelo) - 2011
- Riserva naturale Foresta Umbra - 2017
UNESCO in Liguria
- Portovenere e Cinque Terre - 1997
- Isole di Palmaria, Tino e Tinetto - 1997
- Strade Nuove di Genova e Palazzi dei Rolli - 2006
UNESCO in Umbria
- Basilica di San Francesco, Assisi e siti francescani - 2000
- Chiesa di San Salvatore (Spoleto) - 2011
- Tempietto del Clitunno (Pissignano) - 2011
UNESCO in Trentino-Alto Adige
- Dolomiti - 2009
- 2 siti palafitticoli preistorici - 2011
UNESCO in Basilicata
- Matera e il parco delle chiese rupestri - 1993
- Foresta di Cozzo Ferriero nel Parco nazionale del Pollino - 2017
“L’Italia offre una ricchezza senza pari, fatta di centri storici, parchi naturali, mare, montagna e siti archeologici, che rendono la penisola una sorta di museo a cielo aperto.”
LA GRANDE BELLEZZA è una guida di National Geographic, ricca di foto ed informazioni, sui siti italiani patrimonio dell’UNESCO. Un pezzo da collezione immancabile nella propria libreria!
Patrimonio immateriale dell'UNESCO
Oltre ai capolavori tangibili, nel 2003 sono stati aggiunti i beni immateriali. Fanno parte del patrimonio italiano:
l’opera dei pupi (Sicilia), il canto a tenore (Sardegna), la dieta mediterranea, il saper fare liutario cremonese (Lombardia), feste delle grandi macchine a spalla (Sassari, Viterbo, Nola, Palmi), la coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria (Sicilia), la falconeria, l’arte dei pizzaioli napoletani (Campania), la realizzazione del muretto a secco, la transumanza, l’alpinismo, la perdonanza celestiniana (Abruzzo), l’arte delle perle di vetro (Veneto), l’arte musicale dei suonatori del corno da caccia (Piemonte ed Alto Adige), la caccia al tartufo, l’allevamento dei cavalli Lipizzani.
E chissà quante altre tradizioni si aggiungeranno ancora!
Un museo a cielo aperto
L’Italia è un territorio farcito di meraviglie. Tuttavia, quanti siti UNESCO sopra riportati hai visitato? Io purtroppo pochissimi. In futuro mi piacerebbe prestare loro più attenzione e spuntare ogni voce della lista, o almeno provarci.
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