L’Islanda è famosa per i suoi paesaggi mozzafiato, le sorgenti termali e i vulcani attivi; ma un aspetto fondamentale della cultura islandese è la sua ricca tradizione letteraria, che affonda radici nelle poesie e saghe medievali.
In media un islandese su dieci ha pubblicato un libro nella sua vita e circa il 50% legge almeno un titolo al mese. A confronto: in Italia il 60% della popolazione non termina un libro all’anno.
La passione per la letteratura in Islanda è supportata da un’industria editoriale vivace, avente apice “nell’inondazione di libri per Natale” (in una parola: Jólabókaflóð). Non tutte le pubblicazioni, ovviamente, riscontrano il successo sperato, né vengono scambiate sotto l’albero. Tuttavia, per uno straniero, l’immersione nelle pagine di uno o più scrittori locali può rappresentare la chiave d’accesso al pensiero comune delle persone del posto.

The passenger
La casa editrice Iperborea ha avuto un’idea geniale nel raccogliere inchieste e saggi di intellettuali illustri in un libro-magazine. “The Passenger” cerca di rispondere a domande più o meno serie come: in cosa crede un islandese? Come vive? Ha davvero bisogno di un’app per non finire a letto con un parente? Insomma, come non esiste un angolo di mondo perfetto, non c’è approccio migliore di questo alla terra del ghiaccio e del fuoco.
Il tempo e l'acqua
Andri Snær Magnason – Il rapporto tra specie umana e ambiente è sorprendentemente pessimo. C’è una diga da realizzare a discapito di una cascata? “Prego, che si costruisca.” In questa narrazione, al limite col saggio, il cambiamento climatico e lo scioglimento dei ghiacciai si intrecciano alle personali conversazioni passate (tra nonna e scrittore) e future (tra figlia e nipote). Le scelte di oggi si ripercuoteranno sul domani, proprio come le scelte di ieri hanno fatto sul presente. L’Islanda non è più quella di un tempo e non apparirà mai com’è adesso tra 20-50 anni.


I pesci non hanno gambe
Stefánsson Jón Kalman – L’autore in questo romanzo presenta, con una prosa lirica e avvolgente, un realistico mosaico di voci e di vite flebili. Ari fa ritorno in Islanda, non solo visitando i luoghi fisici della sua infanzia, ma anche immergendosi nelle memorie collettive della sua famiglia. La struttura narrativa frammentata riflette la natura discontinua della memoria e delle esperienze umane.
Grande come l'universo
Stefánsson Jón Kalman – Un’originale scrittura poetica e d’introspezione dipinge, in questo secondo volume, un quadro vivido della realtà islandese dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Tutti i personaggi di Keflavík sono ben delineati, ognuno con la sua complessa storia e i propri sogni infranti. Così, mentre Ari fa i conti col passato e le difficoltà del presente, i flashback riguardanti i suoi cari trattano temi universali come l’amore, la perdita e la ricerca d’identità. Sembra che esistano legami, in grado di attraversare il tempo e lo spazio.


Gente indipendente
Laxness Halldór – Vincitore nel 1955 del premio Nobel per la letteratura, il rinomato scrittore ha uno stile che si caratterizza per una profonda esplorazione dell’identità islandese e delle difficoltà economiche e sociali dell’inizio del XX secolo. “Gente Indipendente” narra le vicende di Bjartur, un bracciante che dopo diciotto anni di umiliante lavoro riesce a comprare un terreno in una zona arida e poco produttiva. Quindi la lotta per tenersi stretta l’emancipazione si intensifica, costellandosi di sfide umane e sovrannaturali.
L'uccello nero
Gunnar Gunnarsson – Ambientato in un remoto villaggio islandese agli inizi del XIX secolo, “L’uccello nero” è considerato uno dei primi nordic noir. Ci sono due coppie: il forte ed energico Bjarni con la cagionevole moglie Guðrun e l’insignificante marito Jón con la bellissima Steinunn. Dopo la misteriosa scomparsa di Jón, si inizia a diffondere la notizia di una relazione tra Bjarni e Steinunn. Quando, per assurdo, anche Guðrun viene trovata morta, i due presunti amanti vengono accusati di duplice omicidio.


Un caso di Erlendur Sveinsson
Arnaldur Indriðason – Una scrittura specializzata nel genere giallo. La serie sul commissario Erlendur è in assoluto la più famosa in Islanda, composta dalla bellezza di 11 romanzi! In ordine di pubblicazione, si posizionano: “I figli della polvere”, “In silenzio si uccide”, “Sotto la città”, “La signora in verde”, “La voce”, “Un corpo nel lago”, “Un grande gelo”, “Un caso archiviato”, “Un doppio sospetto”, “Cielo nero”, “Le abitudini delle volpi”.
Le notti di Reykjavík
Arnaldur Indriðason – Impossibile non citare anche il prequel (edito nel 2012). Se non si sa da dove iniziare, Erlendur Sveinsson esordisce la sua carriera poliziesca in questo libro, intriso di mistero e colpi di scena, nella cornice della fredda capitale islandese. Indispensabile munirsi di penna, post-it colorati, coperta e tè fumante!


Atlante leggendario delle strade d'Islanda
Jón R. Hjálmarsson – Una guida alternativa e illustrata, suddivisa in zone geografiche per scoprire la Ring Road attraverso i miti e le storie popolari. Ogni leggenda spiega l’origine di un villaggio, di una credenza o di una roccia bizzarra, come l’impronta del cavallo di Odino che creò il canyon di Ásbyrgi. Non mancano troll, donne-foca e incantesimi lanciati da potenti stregoni. La lettura perfetta per chi ama viaggiare col cuore oltre che con la mente.
Il libro dei vulcani d'Islanda
Leonardo Piccione – La particolare geologia dell’Islanda attraverso 47 storie che narrano la nascita, la vita e a volte la devastazione dei suoi vulcani. Ogni racconto è legato a un’eruzione, come quella di Eyjafjallajökull, nota per aver sconvolto il traffico aereo internazionale nel 2010, o quelle più terrificanti di Hekla e Askja. Si salta nella linea temporale dall’era dei primi coloni vichinghi alle recentissime missioni della NASA nei canyon degli altipiani interni.


Un italiano in Islanda
Roberto Luigi Pagani – Perché sempre più italiani si sentono attratti dall’Islanda? Questa biografia ricca di aneddoti curiosi, incontri con gli abitanti e profonde riflessioni mira a scardinare i pregiudizi, svelando tutte quelle differenze culturali e somiglianze che uniscono il genere umano in toto. Tra le righe spicca la contagiosa storia d’amore dell’autore, residente a Reykjavík dal 2014, prima con la lingua islandese e poi con l’isola intera.
Piccolo atlante edonista
Jouanne Bertrand – Uno splendido libro fotografico che si spinge oltre i percorsi turistici convenzionali, offrendo un’esperienza immersiva a 360°. Viene dedicato ampio spazio alla cucina islandese, descrivendo i piatti della tradizione e le innovazioni di ultima generazione. La capitale viene rappresentata come un giovane cuore pulsante, con una scena artistica e musicale in continua evoluzione. Si esamina l’epopea dei pescatori, evidenziando la loro lotta quotidiana contro le avversità naturali. In altre parole: una curiosità dopo l’altra in un pregiato titolo da collezione.

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